Biografia

Nata nel 1980 e cresciuta insieme a due milioni di Caleños, nella Republica de Colombia, Diana Maria Perez, dopo la rinuncia agli studi di ingegneria, nel 1998 parte da sola per l’Italia, dove impara presto la lingua e le viene rilasciato un certificato dall’Università per Stranieri di Siena. Visita, ammira e scopre l’Italia incrementando la sua passione per l’arte. Ha 24 anni quando si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Brera dove frequenta con passione i corsi di pittura al dipartimento di ricerca sull’arte contemporanea. Nel 2005 partecipa alla formazione del gruppo SOS, Società Occupazione Spazi, e comincia a intervenire artisticamente nell’occupazione temporanea di spazi interni ed esterni con indagini sui diversi luoghi. Per tutta l’estate 2006 la Perez si trasferisce a Londra e frequenta la Saint Martins School, torna entusiasta e continua gli studi a Brera partecipando a diverse mostre.

Nel 2008 assiste il Professor Pier Luigi Buglione, da 20 anni insegnante a Brera alla Cattedra di Anatomia Artistica, sperimentando il rapporto tra corpo/superficie e corpo/involucro. Dopo la laurea rimane all’Accademia di Brera per frequentare il corso specialistico in Terapeutica Artistica; viene stimolata nella sua ricerca sinestetica incuriosendosi alle vibrazioni che la musica genera nell’ascolto, la vibrazione che si genera al pronunciare una parola e le vibrazioni del colore che vengono percepite attraverso la visione. Nasce così il suo progetto di viaggio itinerante di un anno in Giappone, per assaporare il massimo contrasto culturale, dedicandosi alla percezione del luogo, della luce, delle forme, dei colori e della lingua.

Continua la sua ricerca nell’approfondimento dello studio delle scienze della mediazione linguistica all’Università delle Società Umanitarie.

Qui Diana Maria Perez lavora con installazione, scultura, pittura e disegno sfidando il confine tra l’arte e i frammenti dell’oggi ed elaborando riflessioni e pensieri smarriti nella normalità e nella quotidianità; la sua capacità inventiva, la poesia, l’ironia, l’energia e l’attrazione che si prova di fronte al suo lavoro fanno di lei un personaggio di primo piano della sua generazione.

Diana Maria Perez esplora l’incertezza del tempo estraendone il cuore dell’espressione umana: l’amore, la vita, la morte, la nudità, la lealtà e il tradimento, attraverso mezzi espressivi inaspettati e mai convenzionali.

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