BODO GASTON BÖHM PER ART POWER

“Il mio lavoro narra, attraverso la pittura, spazi dominati dal silenzio, sospesi nel tempo, in cui l’uomo è completamente assente. Usando elementi essenziali e una cromia scarna, rappresento porzioni di territorio in trasformazione. Questi luoghi, per quanto all’apparenza irreali, nascono da spunti paesaggistici e da angoli poco conosciuti del nostro pianeta”.

L’OPERA: MEMORIE SBIADITE

“Applicando la metamorfosi, induco l’osservatore a non identificare l’immagine come reale, ma a percepire un ritratto paesaggistico di fantasia appartenente forse a un altro tempo. L’intento di “spaesamento” ha nei più riscontro positivo, mentre fruitori più indagatori percepiscono il monito alla società contemporanea, come un teatro in qui gli attori hanno finito di recitare. Il rilievo oltre ad essere artefice totale dell’immagine, quando sottoposto ad agenti fisico/climatici diventa il medium comunicativo attraverso cui si ricreano in piccolo le problematiche ambientali come la desertificazione o i prosciugamenti.

Il colore scivola e si insinua tra i rilievi come fosse un fiume, le ossidazioni danno ulteriore forma. Non più un virtuosismo pittorico ma la memoria di un’azione, un modo con cui marcare l’ideale di fondo che qualcosa di vero c’è”.