BIOGRAFIA
Nata a Bondeno (Ferrara) il 22 dicembre 1960, si diploma in Pittura nel 1985 all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Fin dagli inizi della sua attività artistica alterna la propria creatività nei campi della pittura, della grafica per la comunicazione, dell’incisione. Collabora saltuariamente alla realizzazione di decorazioni d’ambiente, scenografie e costumi di spettacoli teatrali. Nel 1992 è stata scelta come rappresentante italiana per il graphic design, per la mostra Young Italian Artists, Kuala Lumpur, organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura. Dal 1995 è docente di Tecniche dell’Incisione all’Accademia di Belle Arti, prima nelle sedi di Catania, Macerata, Venezia – dove dal 2005 tiene i corsi di Editoria d’Arte- e attualmente a Bologna.
Negli ultimi anni la sua ricerca si è orientata maggiormente alla sperimentazione della multimedialità della stampa d’arte proponendola sotto forma di installazioni, dando la priorità ai valori contenutistici, concettuali e comunicativi. Nel novembre del 2005 costituisce l’Associazione Culturale St.Art.47, aprendo uno spazio espositivo/studio/stamperia, a Ferrara, organizzando eventi culturali, workshop, esposizioni, concerti, ecc. promuovendo attività artistiche in ogni ambito creativo. Dal 2012 fa parte del collettivo di Barcellona (Spagna) Poetica Codex; ha esposto alla Fondazione Setba di Barcellona e fatto parte dei docenti dei corsi di Libro d’artista, tenuti alla Fondazione Tapies.
Mostre personali: Palazzo Ducale Mantova; Fabio Paris Art Gallery Brescia; Casa dell’Ariosto Ferrara; Galleria BLU Milano; Palazzo Bellini, Comacchio; Delizia del Belriguardo, Voghiera. A Venezia ha esposto con il Concilio Europeo dell’Arte nella mostra collettiva Art Power.
NEDDA BONINI PER ART POWER
L’opera che propongo è la “composizione modulare variabile” di un numero di opere a scelta, in continuo work in progress, dal titolo Paesaggi/Gioco. Sono piccoli quadri “a camera d’aria”, contenenti materiali recuperati dal paesaggio, dall’ambiente, scarti di fabbrica e del lavoro di artigiani, frammenti della natura e altro, messi in relazione con “scarti d’artista”, per ridefinirne una nuova opera attraverso il dialogo e la rinnovata nobilitazione dei contenuti.
CONSERVARE PAESAGGI
Il “Conservare Paesaggi” di Nedda Bonini non vuol essere un’operazione passatista o misoneista (quel “conservare” potrebbe trarre in inganno) ma un modo per poter emanciparsi, quando se ne sente l’esigenza, da una modernità – televisione, rete telematica, inquinamento psichico ancor più che ambientale – tanto veloce nella sua inevitabile trasformazione quanto fagocitante per chi ha ritmi non in sincrono con tale procedere.
Paesaggi dove la terra e l’acqua, possibilmente non contaminati, diventano il simbolo della voglia di noi tutti di rimpossessarci del nostro spazio vitale, senza perdere tempo paralizzati dalla paura per ciò che accadrà.
Così pure i Paesaggi/Barattoli – nei quali l’artista ha imprigionato senza coercizione vetro, materie plastiche, marmo, polvere di ferro – si muovono verso la creazione di un mondo, forse ideale forse no, comunque un mondo verso cui puntare, ogni tanto, gli occhi per un attimo. E se questo attimo dovesse prolungarsi oltre il dovuto nulla di male: sappiamo quanto l’attesa non significhi immobilità.
Dario Mazzoni
da Ricominciare da TRE, in TRE, catalogo della mostra presso
la Rocca di Stellata di Bondeno