La mostra
“BY THE SEA” è una spontanea mini-retrospettiva di Carole Feuerman, la scultrice iper-realista americana di fama mondiale. Installata nel leggendario Caffè Paradiso e nei suggestivi Giardini, l’esibizione rende duplice omaggio alle nuotatrici della Feuerman e a Venezia, città di mare per eccellenza. Carole Feuerman ha rivelato la bellezza delle sue bagnanti per la prima volta in occasione della esposizione d’arte di Basilea del 1979. Oggi occupa indiscutibilmente un ruolo preminente nella scultura realistica. “BY THE SEA” presenta cinque delle più grandi opere scultoree create dall’artista nel corso della sua carriera, ossia dal 1981 al 2007.
Nata nel 1945, la Feuerman era più giovane di una generazione rispetto a Duane Hanson e John de Andrea, pionieri della scultura figurata che riproduce la realtà a grandezza naturale nei più minuziosi dettagli. Agli inizi degli anni ’70, mentre Hanson esibiva i suoi compratori al supermercato e altre satire Pop Art, la Feuerman disegnava un album d’arte per Alice Cooper e i Rolling Stones (‘Monkey Man’). Quando si è rivolta alla scultura nel 1978, ha dato al super-realismo una nuova direzione, del tutto personale.
La Feuerman sapeva che l’altra faccia della cultura junk-food era una nuova consapevolezza di ‘benessere’. La World Health Organisation nel 1970 decideva che la salute abbracciava un pacchetto completo di “benessere fisico, mentale e sociale, e non la semplice assenza di malattia o infermità”. Mens sana in corpore sano, in altre parole. Le nuotatrici e le bagnanti della Feuerman si sentono bene dentro la propria pelle. Trenta anni fa, esibire donne sane, intelligenti era un punto di partenza radicale nell’arte contemporanea. Ora, alla nuova generazione di scultori realisti, la Feuerman appare come un vecchio maestro.
“In Paradise” del 1984 rappresenta una donna che si sta asciugando i capelli. L’opera è una visione della fine del Ventesimo secolo della Venere classica – Venus Anadyomene – che i pittori veneziani come Tiziano hanno aggiornato nel Rinascimento. Invece di emergere dal mare, strizzandosi i capelli con le proprie mani, la donna contemporanea esce dalla doccia, con i capelli avvolti in un asciugamano.
Fino al 2005 la Feuerman ha rispettato i canoni del super-realismo, sempre facendo sculture a grandezza naturale, a volte incorporando calchi del modello. “Grande Catalina”, inclusa in BY THE SEA, è stata la sua prima opera monumentale, basata sulla “Catalina” di grandezza naturale del 1981 esposta nel Boca Raton Museum of Art. Non scalfita dalla pioggia e dal gelo di Dicembre, la gigantesca nuotatrice ha posato soddisfatta per migliaia di foto scattate dai visitatori che andavano e venivano dalla Biennale nella Fortezza da Basso di Firenze.
“Survival of Serena” è un nuovo lavoro, espressamente fatto per questa esibizione. Come la sorella “Grande Catalina”, “Serena” è un super-realismo dalle dimensioni super: si sviluppa su “Inner Tube” del 1984. E’ stata così chiamata in onore del nome tradizionale di Venezia, La Serenissima.
E questo è tipico della Feuerman:
“salva Venezia, mentre salva Venere.”
John T. Spike
John T. Spike
Critico d’arte e storico di fama internazionale – è stato il Direttore della Biennale Internazionale di Arte Contemporanea di Firenze dal 1998 al 2005. E’ autore di numerosi articoli e recensioni su riviste di storia dell’arte, quali “FMR”, “Burlington Magazine” e la prestigiosa rivista newyorkese Art & Antiques. Ha scritto libri e saggi su diversi artisti contemporanei, inclusi Fairfield Porter, Rossano Naldi, Dennis Campay, Angel Ramiro Sanchez e Dino Caponi. Ha pubblicato monografie su Masaccio, Fra Angelico, Mattia Preti. Il suo catalogo raisonné delle opere di Caravaggio è stato pubblicato nel 2001 e ristampato nel 2003. Ha organizzato molte mostre d’arte e tenuto conferenze presso i maggiori musei del mondo come il Metropolitan Museum of Art di New York, il Louvre di Parigi, la Staatsgalerie di Stoccarda e la National Gallery of Art di Washington.