Traumbilder

Ritagli surreali di visioni oniriche
Personale di Claudio Stenico Faccini

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Quello del giovane artista appare come un universo dilatato: entrano in scena luoghi e personaggi in atteggiamento metafisico, associati in una narrazione supportata sia da verità rivelate, sia da ambigue e inquietanti incertezze.

Piccola Galleria Civica, Bolzano

28 Dicembre 2011 - 8 Gennaio 2012

Martedì 27 dicembre 2011 ore 19.00

La mostra

Traumbilder, Cristiano Stenico Faccini 2011

Dopo alcune esperienze in ambito locale, poi l’invito e la partecipazione alla mostra internazionale presso la galleria Krueger Dossier di Salisburgo, in collaborazione con Biennale Austria, ora il vero esordio individuale: con “Ritagli surreali di visioni oniriche”, l’artista Cristiano Stenico Faccini, di Cortina all’Adige, ha da poco inaugurato la sua prima personale a Bolzano presso la Piccola Galleria Civica di via Streiter.

Circa una ventina le opere in mostra, quadri ad olio selezionati che rappresentano la più recente produzione del pittore della Bassa Atesina, artista peraltro impegnato da 15 anni in una approfondita ricerca su temi oscillanti tra la realtà e il sogno e nell’elaborazione di immagini avvolte in atmosfere fantastiche. Nella modalità espressiva di Stenico prendono corpo visioni stranianti, popolate di presenze umane, animali e simbologie sacre e profane, il cui taglio surreale rammenta i linguaggi di René Magritte e soprattutto di Salvador Dalì (nella cui residenza, a Figueres, in Catalogna, Stenico ha soggiornato alcuni mesi).

Quello del giovane artista appare come un universo dilatato: entrano in scena luoghi e personaggi in atteggiamento metafisico, associati in una narrazione supportata sia da verità rivelate, sia da ambigue e inquietanti incertezze. La lettura delle opere induce ad inoltrarsi ed esplorare architetture arcane di un mondo subliminale, alle soglie dell’occulto, ad attraversare un percorso potenzialmente segnato da intuizioni psicoanalitiche e corredato da simulacri lontani nel tempo. Sono condizioni che intrattengono l’osservatore in pensieri eterei, tra magìa dell’arte, postulati scientifici e significati cosmici dell’esistenza. Sull’onda fluttuante del sogno, Stenico intercetta i tratti riconoscibili della figurazione e dell’oggettualità: suggestioni primordiali ed enigmi conturbanti si trasformano in allusioni pittoriche, realizzate con limpida e spettacolare potenza cromatica.