La Fondazione Concilio Europeo dell’Arte esprime con profonda tristezza il suo cordoglio per la scomparsa di Vincenzo Eulisse, un artista di straordinario talento e prezioso collaboratore.
Nel corso degli anni, Eulisse ha arricchito il percorso della Fondazione con la sua visione artistica unica e innovativa. La sua collaborazione, durata dieci anni, ha rappresentato un pilastro nella storia della Fondazione nella promozione dell’arte contemporanea.
L’esposizione “Macchina da tempo” curata dal Concilio Europeo dell’Arte e il critico John T. Spike nel 2011 a Ca’ Pesaro ha rappresentato il riassunto della sua vita. Dove l’arte e l’artista hanno espresso un tutt’uno nel suo dialogo con il pubblico e hanno rivelato vecchi e nuovi orizzonti espressivi.
Vincenzo Eulisse, nato a Venezia nel 1936, ha attirato l’attenzione della critica con la sua prima mostra nel 1958 alla Galleria Bevilacqua la Masa, focalizzandosi sulla vita di operai e pescatori. Negli anni recenti, ha continuato a esporre opere significative in gallerie nazionali e internazionali, affrontando tematiche sociali e provocatorie. Eulisse è stato un artista capace di fondere tradizione e innovazione, esplorando tecniche e materiali con una sensibilità rara. Ha ispirato giovani artisti, che lo considerano un esempio di dedizione e passione.
La Fondazione Concilio Europeo dell’Arte onora la memoria di Eulisse, riconoscendone l’eredità che ha lasciato, non solo per il suo impatto nel mondo dell’arte, ma anche per la sua generosità, umiltà e spirito contagioso. Con la sua scomparsa, la Fondazione perde un artista e un caro amico, ma l’eredità di Eulisse vivrà attraverso le sue opere e nelle persone che lo hanno incontrato.
Il Concilio continuerà a portare avanti i valori condivisi insieme a Vincenzo, rendendo omaggio alla sua arte attraverso progetti futuri.