Spazialismo Liquido

Mostra Collettiva

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La mostra collettiva “Spazialismo Liquido” prende ispirazione dal pensiero sulla società odierna di Zygmunt Bauman, uno dei più apprezzati sociologi contemporanei a livello mondiale.

InParadiso Gallery, Venezia

10 Ottobre - 6 Novembre 2008

Sabato 11 ottobre 2008 ore 17.30

La mostra

In collaborazione con: Concilio Europeo dell’Arte

La mostra collettiva “Spazialismo Liquido” prende ispirazione dal pensiero sulla società odierna di Zygmunt Bauman, uno dei più apprezzati sociologi contemporanei a livello mondiale. Secondo Bauman, la società è Liquida: “La società in cui ci muoviamo, il mondo globalizzato, effimero ed incerto, che si popola di uomini costantemente alla ricerca di qualcosa d’altro, investiti dalla velocità di cambiamento, dal terrore di rimanere indietro, di perdere il treno del progresso e dall’orrore della scadenza. E’ il mondo del transitorio, delle città alienanti, dei legami fragili e mutevoli, dell’inquietudine, dell’esasperata ricerca della felicità, del conformismo, del liberismo selvaggio, del consumismo ossessivo, dell’individualismo, della disgregazione dell’azione collettiva, di una politica di vita egocentrica e della tragica crisi dei valori: l’unico imperativo è la flessibilità, l’instabilità, la precarietà e l’avvicinarsi all’istantaneità assoluta”.

Zygmunt Bauman
Vita liquida, Laterza, 2006

E’ quindi una società che sfugge, in continuo cambiamento, “liquida”, quella rappresentata dagli artisti in esposizione presso lo spazio InParadiso Gallery, Giardini della Biennale di Venezia, dal giorno 10 Ottobre al 6 Novembre 2008.

Tra i partecipanti di “Spazialismo Liquido”, sia artisti affermati che nuovi artisti affacciatisi più recentemente al giudizio di un pubblico sempre più raffinato, tra i quali citiamo: Stefano Bottini, Livio Ceschin, Mary Cary Diaz Garcia, Serge D’Urach, Cinzia Fiaschi, Enzo Gadioli, Edward Hill, Rene Maisner, Marie-Louise Mills, Katia Margolis, Meloniski, Dina Moscato, Antonio Sciacca, Herwig Maria Stark, Laura Ribano, Giovanni Trevisan, Giorgia Valmorri, Carlotta Zennaro.